Il consorzio OREUS annuncia la messa in servizio di uno dei più potenti centri di calcolo d'Europa

Il consorzio OREUS annuncia la messa in servizio di uno dei più potenti centri di calcolo d'Europa

TLDR : Il consorzio francese Oréus ha annunciato il lancio prossimo di un centro di calcolo di nuova generazione, con l'obiettivo di rafforzare la sovranità europea in materia di intelligenza artificiale. Con un investimento di oltre 800 milioni di euro, il centro, che dovrebbe ospitare 8.500 GPU entro l'estate 2025, si allinea con l'ambizione di Emmanuel Macron di fare della Francia la "colonna vertebrale tecnologica" dell'IA europea.

Cent giorni dopo il Vertice di Parigi sull'intelligenza artificiale, il consorzio francese Oréus ha ufficializzato il suo lancio e la messa in servizio prossima di un centro di calcolo di nuova generazione, situato vicino a Grenoble. L'infrastruttura, che dovrebbe ospitare 8.500 GPU dall'estate 2025, ambisce a posizionarsi tra i più potenti centri di calcolo europei dedicati all'IA.

Secondo i suoi promotori, questo progetto rappresenta un investimento di oltre 800 milioni di euro. Si inserisce in una dinamica di reindustrializzazione attraverso la tecnologia, con l'obiettivo dichiarato di rafforzare la sovranità europea in materia di intelligenza artificiale e capacità di calcolo.

Un'iniziativa francese a vocazione europea

Il consorzio Oréus si presenta come un'alleanza di attori francesi, che raggruppa in particolare l'ex ministra Sabrina Agresti-Roubache, il presidente di Unitel Group Kévin Polizzi, oltre a diversi imprenditori e specialisti dell'infrastruttura digitale. La direzione operativa è affidata a Laurent Choukroun, anche presidente del gruppo L'Épopée.

Uno degli elementi chiave del progetto si basa su un partenariato strategico con CORE42, filiale dell'azienda emiratina G42, specializzata nelle tecnologie di IA e soluzioni di calcolo intensivo. Questa collaborazione franco-emiratina solleva questioni intorno alla definizione stessa della sovranità tecnologica, pur illustrando una forma di cooperazione internazionale in un contesto geopolitico segnato dalla corsa alle infrastrutture IA.

Un progetto strutturato attorno a quattro pilastri

Il comunicato stampa diffuso da Oréus mette in evidenza quattro assi strutturanti del progetto:

  1. Supercalcolatori IA di nuova generazione, progettati per gli usi più intensivi in calcolo.

  2. Un'alimentazione energetica ibrida, che unisce nucleare, energie rinnovabili e recupero di calore.

  3. Campus territoriali, volti ad avvicinare la formazione, l'innovazione e l'occupazione attorno a queste infrastrutture.

  4. Un modello replicabile in Europa, che intende sostenere lo sviluppo di un'industria IA europea distribuita.

Se i dettagli tecnici restano da precisare (tipi di GPU, capacità di rete, governance degli accessi, condizioni tariffarie, ecc.), Oréus si vuole uno strumento al servizio degli attori della ricerca, dell'industria, dei servizi pubblici e della salute.

Una risposta all'appello alla sovranità digitale

Questo progetto si inserisce nella linea dell'appello lanciato da Emmanuel Macron lo scorso febbraio, invitando a fare della Francia la "colonna vertebrale tecnologica" dell'IA europea. Interviene anche in un contesto di forte domanda mondiale per capacità di calcolo adatte all'esplosione dei modelli di IA generativa e degli usi industriali associati.

Da seguire

Resta da vedere come questa nuova infrastruttura sarà effettivamente operata, quali saranno i criteri di accesso per le startup, i ricercatori e le aziende francesi, e in che misura contribuirà a ridurre la dipendenza attuale nei confronti degli hyperscalers nordamericani.

ActuIA seguirà con attenzione gli sviluppi del progetto Oréus, così come le implicazioni concrete di questa iniziativa per l'ecosistema IA europeo.

Per capire meglio

In che modo la partnership con CORE42, una filiale della società emiratina G42, influisce sulla visione di sovranità tecnologica europea del progetto Oréus?

La partnership con CORE42 illustra un approccio di sovranità condivisa, in cui l'indipendenza tecnologica europea è bilanciata con collaborazioni internazionali strategiche, riflettendo le attuali complessità geopoliche.

Quali sono le potenziali implicazioni normative di una partnership franco-emiratina nel quadro di un progetto di intelligenza artificiale in Europa?

Una partnership franco-emiratina potrebbe sollevare interrogativi sul rispetto degli standard europei di protezione dei dati e di sicurezza, richiedendo una chiarificazione delle responsabilità legali e dei controlli di conformità tra le entità partner.

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